CLAUDIO ARDITO IMMOBILIARE

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Agevolazioni IMU per il canone concordato

06/12/2023

Quali contratti d’affitto esistono?

Escluse le eccezioni dovute da casi particolari, ad oggi in Italia i contratti di affitto sono più diffusi sono sostanzialmente tre:

 

  1. Contratti liberi: quelli che spesso prevedono la formula del 4+4 (si parla di anni di affitto), dove i proprietari sono liberi di fissare il prezzo che preferiscono per il proprio immobile.

  2. Canone concordato: con la formula del 3+2, tramite i quali i proprietari di casa sono vincolati ad un tetto massimo per il proprio immobile, ma che prevede alcune agevolazioni.

  3. Cedolare secca: è il contratto tramite il quale è possibile versare direttamente l’aliquota IRPEF fissa al 10%.

A quali agevolazioni si può avere accesso?

A patto che il contratto d’affitto sia regolarmente registrato è possibile accedere alle seguenti agevolazioni per i seguenti contratti:

 

  1. Canone concordato: con questa modalità il proprietario dell’immobile può ottenere uno sconto dell’Imu del 25%.

  2. Cedolare secca: anche per questa modalità è previsto uno sconto dell’IMU del 25%, al quale si possono aggiungere anche eventuali riduzioni dell’aliquota, ma che dipendono dal comune ove è situato l’immobile.

Come ottenere lo sconto dell’Imu?

L’affitto tramite canone concordato è il contratto che prevede alcune agevolazioni fiscali, a patto che sia ufficialmente registrato, per le seguenti modalità contrattuali:

classici contratti ad uso abitativo; contratti transitori (da non confondere con gli affitti brevi); contratti a porzione di immobile, altrimenti noti anche come contratti per studenti universitari.

 

Ulteriori eccezioni 

Posto che per avere accesso a qualsiasi tipologia di sconto il contratto deve essere regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate, è possibile ottenere uno sconto sull’IMU anche per ulteriori situazioni:

  1. Fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili: per questa tipologia di immobili è previsto uno sconto dell’Imu del 50%;

  2. Case e immobili date in comodato d’uso a parenti che siano in linea retta entro il primo grado (genitori e/o figli): anche per questa categoria di immobili è possibile avere accesso ad uno sconto sull’Imu del 50%.

 

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