Spese anticipate al condominio: come e quando viene rimborsato il condomino
Il condomino ha diritto a un rimborso?
Un condomino può trovarsi nella condizione di dover anticipare delle spese per le parti comuni condominiali, per esempio:
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per sostituire una lampadina fulminata dell’atrio o del pianerottolo;
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per sistemare delle piante in giardino;
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per fare un duplicato della chiave del portone o delle cantine.
Nel caso un residente dello stabile condominiale si trovi costretto a eseguire dei piccoli interventi di manutenzione nelle parti comuni anticipando un costo, ovviamente chiederà di essere rimborsato della spesa sostenuta, anche se si tratta certamente di piccole spese.
Secondo le legge, però, il condomino non sempre ha diritto a ricevere un rimborso.
In quali casi il condomino viene rimborsato
Se il condomino ha sostenuto delle spese per il condominio senza autorizzazione o se tali interventi non erano urgenti, non ha diritto ad alcun rimborso. Il condomino quindi può avanzare il diritto a un rimborso solamente nei seguenti due casi:
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se prima di sostenere la spesa ha richiesto e ha ottenuto l’autorizzazione da parte dell’amministratore o dell’assemblea condominiale, e in quest’ultimo caso la decisione viene messa a verbale;
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se la spesa sostenuta era per opere urgenti e improrogabili, in modo da evitare danni alla cosa comune, e in questo caso il condomino deve dimostrarne l’urgenza.
Quindi, se non c’è stata alcuna autorizzazione, il costo sostenuto dal condomino per l’intervento verrà rimborsato solo se ritenuto necessario e indifferibile, pena un danneggiamento del bene.
Pertanto, qualora si voglia effettuare qualsiasi intervento nelle parti comuni di un condominio, è bene interpellare gli altri condomini del palazzo e l’amministratore, se non si vuole rischiare di non ricevere un rimborso per le spese fatte.